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Viaggi: Australia delle meraviglie
marzo 2017 ↓ scarica pdf archivio >>

Corriere Viaggi- 3 marzo 2017

Passeggiare sulle bianche spiagge del Queensland con un tuffo nelle acque della barriera corallina. Oppure fare treking nel deserto rosso dei Northern Territory, per ammirare il sorgere del sole a Uluru. Ma anche sostare nelle isole darwiniane del Sud, per incontrare opossum e koala. Benvenuti nell’Australia delle meraviglie. Una terra “aspra e selvaggia” che ogni giorno riserva nuove emozioni ai viaggiatori. Ecco perché lo scorso anno il Paese dei canguri è stato scelto da 75 mila italiani come meta vacanziera. Compresi i 15 mila giovani del Working Holiday Visa. Il permesso riservato agli under 30 per lavorare e viaggiare. Spiega la romana Emanuela Canini arrivata a Sidney nel 2004, ora responsabile di Migrationworld, un’agenzia di immigrazione: «è una soluzione gradita ai ragazzi perché con i soldi guadagnati si spostano per il Paese, in media il 70% dei visti». Ecco come scoprire il bello dell’Australia.

A SPASSO NEL DESERTO
Gli avventurosi non possono mancare l’appuntamento col deserto rosso dei Northern Territory. Per assistere allo spettacolo dell’alba su Uluru (Ayers Rock), la montagna sacra degli aborigeni. Dura solo pochi minuti e in questi brevi istanti la roccia del monolito si colora come per magia di rosso carminio. Da non perdere la vicina installazione «Field of light» dell’artista Bruce Munro, realizzata con 50 mila steli luminosi in fibra ottica. Luci che di notte illuminano il deserto. Dall’inaugurazione della scorsa primavera è stata visitata da 100 mila persone, ecco perché l’apertura sarà protratta fino al 31 marzo 2018. A una trentina di chilometri il complesso di Kata Tjuta. In un paio d’ore di cammino ci si addentra nel canyon della “Valle dei venti” per arrivare in un anfiteatro naturale. Un luogo mistico dove gli aborigeni si riunivano per compiere riti sacri e iniziazioni. Siete camminatori? Allora Great Walks of Australia propone un originale trekking nel deserto. Come il Larapinta Trail, riservato alle sole donne, con un percorso di 72 chilometri da compiere in 6 giorni. La sera cena attorno al fuoco e si dorme in tende attrezzate sotto la volta stellata.

I CANGURI NEL VIGNETO E L’ISOLA DARWINIANA
La Barossa Valley in Sud Australia è la regione dei vini. Capitale di rossi doc con oltre 80 cantine e 150 aziende vinicole. Siamo a una sessantina di chilometri da Adelaide. Unico posto al mondo dove è possibile camminare tra i vigneti e incontrare una famiglia di canguri. O ammirare qualche koala solitario sui rami di un eucalipto. Jacob’s Creek a Tanunda nel cuore della valle, con 165 anni di vita è tra le “cave” più rinomate. Ma il top delle winery australiane lo trovate da Penfolds. L’azienda che dagli anni ’50 produce il Grange, ai primi posti nelle classifiche mondiali assieme al nostro Brunello. Un originale picnic all’aperto lo potete consumare nella fattoria di Maggie Beer. Vi aspettano i cestini di dolci della casa. Da non perdere sabato mattina il Farmers market. Un mercato a chilometro zero dove respirare l’atmosfera country del film Australia con Nicole Kidman.
Siete amanti della natura? Il “kangaroo watching” vi permette di ammirare i grandi marsupiali nel loro habitat naturale. Ma per farlo bisogna muoversi all’alba, quando escono dal bush per mangiare. Tra le zone spicca Kangaroo Island nel Sud. Vi porta un traghetto cha fa da spola con la terraferma. Se Charles Darwin non avesse soggiornato alle Galpagos per scrivere “l’origine della specie”, avrebbe potuto farlo qui. KI, così la chiamano i 4 mila residenti, si è staccata dalla costa australiana 10 mila anni fa. Da allora è rimasta un’oasi incontaminata. Qui la giornata del viaggiatore si trasforma nella visita di uno zoo a cielo aperto. Larga 150 chilometri e larga una sessantina, racchiude un’infinita varietà di specie. Così a Pennigton Bay vedrete famiglie di delfini giocare sulle onde con i surfisti, mentre per strada transitano pinguini, emu e opossum. Non mancano i wallaby, i vivaci cangurini. E poi sugli alberi stazionano i solitari koala. Animali pigri che restano 20 ore al giorno sdraiati tra i rami di eucalipto.

SULLE SPIAGGE DEI SURFISTI
Niente Australia se non state qualche giorno a Sidney. Oltre 4 milioni di abitanti, affacciata sulla celebre baia con il ponte di Harbor Bridge e le vele in cemento bianco dell’Opera House. Il consiglio è girarla a piedi scendendo da George Street fino alla Cockle Bay, piena di negozi e ristorantini sul mare. Da lì si va al Circular Quay per imbarcarsi sul traghetto, in mezz’ora vi porterà sulle spiagge dei surfisti a Manly Beach. Anche Melbourne, seconda per popolazione, merita una visita. Siamo nello Stato di Vittoria, nominata dall’Unesco “città letteraria”. Perché teatri, eventi e mostre ne fanno la capitale culturale. Scelta quest’anno per la manifestazione “The world’s 50 best restaurants”. La premiazione dei migliori avverrà il 5 aprile nello storico Royal Exhibition Building.
Tra le meraviglie entra a pieno titolo Cape Tribulation. Uno dei pochi luoghi al mondo dove la foresta pluviale incontra il mare. Siamo in Queensland a nord di Cairns, nella Daintree Forest. La foresta più antica del pianeta con 160 milioni d’anni. Il Capitano James Cook nel 1770 lo battezzò “capo tribolazione” per le difficoltà incontrate ad accedere alle spiagge, protette dall’ecosistema della barriera corallina. Qui incontrerete il volatile più grande del mondo, il gigantesco Cassowary. Uno struzzo dai colori sgargianti alto 2 metri. Ma non disturbatelo, potreste assaggiare il suo becco ricurvo www.tourism.australia.com.

twitter @utorelli






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